Il coraggio delle idee: perché lascio la cgil e confluisco in USB

Le idee giuste nel sindacato sbagliato.

Roma -

Credo sia necessario rendere partecipi i colleghi dell’Ipercoop Casilino di questa mia scelta, netta e irrevocabile, arrivata dopo anni di impegno in un sindacato che ormai non risponde più alle esigenze dei lavoratori ma a logiche che prescindono da essi.

 

Io ci ho messo la faccia con onestà e trasparenza e il mio agire sindacale è stato messo più volte in discussione da scelte prese dall’alto, senza che le stesse tenessero mai conto della democrazia espressa dalle assemblee e in spregio dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Non rinuncerò mai a portare avanti le mie idee e quello in cui credo nonostante tutto!!! Voglio continuare a fare quello che ritengo sia giusto e non quello che sia più conveniente o facile. Non ho paura di espormi a futili giudizi di chi non ha il coraggio delle proprie idee o delle proprie azioni!!! Preferisco andare avanti per la mia strada piuttosto che seguire la via più semplice!!! Lascio gli slogan e i giochi di potere agli altri!!!! PREFERISCO PARLARE CON I FATTI ED ESSERE COERENTE CON ME STESSA!!!

 

Nella vita si debbono portare avanti i principi e gli ideali in cui si crede. Non ho paura di andare avanti e lottare per quello in cui credo fino in fondo anche se questo significa essere definita “scomoda” e non seguire la massa. Ho sempre lottato per le ingiustizie e lo farò sempre. Non gioco con le parole e non mi nascondo dietro di esse per evitare di prendere una posizione, nessuno mi convincerà che c’è libertà e democrazia quando qualcuno si permette di decidere per gli altri fregandosene del loro pensiero e delle conseguenze!!!!!

 

Io darò sempre voce a chi subisce ingiustizie lottando al loro fianco, al fianco dei miei colleghi!!!! Il coraggio delle idee, ecco perché lascio la CGIL e ho riconosciuto in USB un sindacato che rispecchia i miei ideali e che può divenire uno strumento di massa capace di dare voce ai lavoratori, ai loro diritti e alla loro dignità.

 

La mia è stata un’assunzione di responsabilità nei confronti dei miei colleghi, unico riferimento a cui devo rispondere, oggi inizia una nuova avventura e sono certa che potrò guardarli con meno contraddizioni.

 

Monia