COMMERCIO: GUCCI CONSOLIDA LE RELAZIONI SINDACALI CON L'USB

 

Monito per chi pensa di monopolizzare la democrazia nei luoghi di lavoro

Gucci,  la maison italiana di alta moda e articoli di lusso parte della Gucci Group, divisione della holding francese Kering, riconosce a pieno titolo all’USB l'applicazione della L.300/70 dello Statuto dei Lavoratori e tutte le agibilità sindacali conseguenti.

 

Dopo aver raccolto numerose adesioni e aver vinto un'importante vertenza nei due punti vendita presenti a Fiumicino Aeroporto; dopo che l'intera RSU, la RLS e i lavoratori di Roma (via dei Condotti, via Borgognona e Piazza Fiume), di Napoli e di Forte dei Marmi (LU), sono confluiti in massa all'USB; dopo le adesioni giunte anche da Firenze e dalla divisione che si occupa dell'allestimento delle vetrine in tutta Europa, l'USB Lavoro Privato raccoglie i frutti di quanto seminato con costanza e determinazione.

 

L’incontro odierno con Gucci in cui si consolida un sistema di relazioni sindacali con l’USB, segue l’accordo firmato la scorsa settimana con la Confederazione Nazionale Artigiani e piccola e media impresa di Roma ed il positivo cambio di passo nel confronto con la Lega Nazionale delle Cooperative, e si pone in controtendenza con la drammatica mancanza di democrazia e di reale partecipazione da parte dei lavoratori del settore privato, rappresentando inoltre un monito a chi pensa di poter monopolizzare le scelte dei lavoratori.

 

Nel settore del Commercio, l'Unione Sindacale di Base si impone ancora come soggetto rappresentativo per le controparti datoriali, riconsegnando ai lavoratori la titolarità di poter votare piattaforme ed accordi, di partecipare alle trattative e di determinarsi il futuro.

 

Molto ancora resta da fare, ma l’USB lo affronterà con la determinazione di chi è consapevole di stare dalla parte giusta: quella dei lavoratori.