Conad-Auchan, affare da 17 miliardi, ma nessuno parla di occupazione

Roma -

Sembra ormai chiuso l’accordo che vede la cessione della quasi totalità delle attività di Auchan retail al gruppo Conad.

Un’operazione da 17 miliardi che vedrebbe Conad ai vertici della Grande distribuzione organizzata (Gdo), scalzando il primato Coop, con una quota di mercato pari al 19%.

L’acquisizione è stata effettuata da Bdc Italia, società costruita appositamente, composta da Conad al 51% e dal finanziere Raffaele Mincione (49%).

Nell’accordo si fa riferimento alla vendita di 46 ipermercati a marchio Auchan e 230 super Simply Sma (controllata di Auchan retail) per un totale di quasi 20 mila lavoratori coinvolti a cui nulla è stato detto.

Durante il corso dell’intera trattativa, infatti l’azienda non ha mai coinvolto le parti sociali.

Ad oggi, l’unica certezza è la procedura di licenziamento collettivo aperta da Sma in Sicilia per 267 lavoratori (i negozi in questione non sono coinvolti nell’acquisizione).

Usb pretende chiarezza da parte di entrambe le multinazionali.

La politica di chiusure e riduzioni di personale, messa in atto da Auchan retail in questi anni, si è dimostrata fallimentare come il sindacato aveva più volte denunciato.

Usb esorta Conad a fare chiarezza sul piano industriale e a garantire la tutela dei livelli salariali e occupazionali.

Gli affari miliardari non devono essere pagati dai lavoratori.

Non devono esserci licenziamenti nè alcun peggioramento delle attuali condizioni lavorative.

 

Usb commercio