Calvin Klein, dagli audit delle lavoratrici emerge un terribile panorama di pesanti minacce, abusi e sopraffazioni

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Un panorama allucinante, quello trovato dagli avvocati dello studio Hogan Lovells che oggi hanno iniziato un audit delle lavoratrici Calvin Klein del Castel Romano Outlet. Intervenuti su mandato della multinazionale Phillips-Van Heusen proprietaria del marchio, dopo la denuncia di Valeria Ferrara (LINK), i legali si sono sentiti riferire dalle commesse una situazione di minacce e abusi.
La frase “Prima che mi ammazzate voi vi ammazzo io”, riferita da due lavoratrici è la punta di un iceberg fatto anche di violazioni contrattuali, come gli orari dell’allattamento fissati dall’azienda per le mamme lavoratrici - in sostanza decideva Calvin Klein quando i neonati potevano essere alimentati - i problemi nell’usufruire della maternità facoltativa e l’imposizione di lavoro comandato ma non retribuito.
L’Unione Sindacale di Base, presente all’audit su precisa richiesta delle lavoratrici, non permetterà che un simile panorama di sopraffazioni resti impunito e vigilerà affinché nei negozi Calvin Klein si torni al rispetto della legge e dei contratti.

Unione Sindacale di Base - Lavoro Privato