Capitale Lavoro spa: diritti non elemosina

Roma -

A TUTTI I DIPENDENTI DI CAPITALE LAVORO S.p.A.

Sabato 23/01/2010, si è tenuta una riunione di alcuni lavoratori di Capitale Lavoro SpA presso la sede della Federazione RdB, che hanno potuto manifestare ed esprimere le problematiche inerenti la loro condizione lavorativa. Sono emerse forti preoccupazioni e sofferenze rispetto a varie questioni.

La prima, concerne la pesante discriminazione subita dai lavoratori della società, che operano presso i Servizi per l’impiego, i quali, pur svolgendo da 6 anni le medesime mansioni e funzioni degli operatori Provinciali, a parità di orario lavorativo, sono retribuiti molto meno ( ca. 5.900 annue ). Ciò ha effetti non solo sugli stipendi netti mensili, ma anche ai fini pensionistici. La seconda inerisce l’orario di lavoro: infatti, non a tutti è stato concesso l’aumento a 36 ore settimanali come avviene negli assessorati, nei Centri per l’Impiego fuori Roma e nei CSI ( centro servizi immigrati ). Mentre, proseguono assunzioni di contrattisti “a progetto” pagati con F.S.E. ( di cui, spesso, non ci sarebbe bisogno e forse normativamente immotivate), nonostante le professionalità in ambito aziendale e provinciale.

Inoltre, molti lavoratori sono inquadrati al livello IV Super (contratto integrativo aziendale del commercio), quando, di fatto, svolgono mansioni di concetto, ed andrebbero inquadrati al III livello. Un’ulteriore questione è legata alla data del 30 settembre 2010, che segna la scadenza del Contratto di Servizio, il quale regola i compiti di Capitale Lavoro SpA a favore della Provincia di Roma. Ci si chiede come mai la Società, che è una “in house providing”, utilizzi i lavoratori in prestazioni ordinarie, strutturali ed istituzionali della Provincia di Roma. Infatti, il numero dei dipendenti di Capitale Lavoro è tale che, senza di essi, i compiti istituzionali, come le attività di sportello non potrebbero essere svolti.

Naturalmente siamo consapevoli di essere strumenti utili ai tagli della Pubblica Amministrazione e funzionali ad un disegno che, con la scusa della “razionalizzazione”, tende ad utilizzare risorse umane sottopagate e ricattabili sotto il profilo clientelare. Noi ci opponiamo a tale piano, lo stato e gli enti locali, di qualsiasi colore, non dovranno più proseguire sulla via dello sfruttamento e riconoscerci quei diritti, che stanno togliendo al dipendente pubblico.

Non ci metteranno contro altri lavoratori, in una guerra dove solo loro saranno gli sconfitti.

I lavoratori al termine della riunione decidono di avanzare le seguenti proposte e richieste:

  • Riconoscimento delle mansioni superiori con conseguente equiparazione economica al dipendente provinciale;
  • Aumento del monte orario lavorativo per tutti;
  • Richiesta delle lettere d’incarico, ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs n. 196/2003 rilasciate dalla
  • Provincia di Roma, lo stesso Ente che amministra i Servizi e ha rilasciato la User-id e la Password per accedere al sistema InformaServizi, ed in cui vengano indicate le mansioni svolte;
  • Chiedere alla Provincia se si lavora su commesse o su servizi ed il regime giuridico con cui sono collocati i lavoratori nei Servizi;
  • Affidare ai lavoratori già assunti a contratto a tempo e che ne hanno la professionalità le attività specialistiche che sono adesso affidate a consulenti esterni;
  • Divulgare la documentazione inerente il numero del personale di Capitale Lavoro.

Roma, 26 Gennaio 2010

Federazione Provinciale RdB