Centri commerciali, possibili focolai del Covid

Nei centri commerciali è a rischio la salute pubblica con decine di persone assembrate senza distanziamento ne mascherina

Nazionale -

La giusta preoccupazione per la riapertura delle scuole e la possibile diffusione ancora maggiore del Covid, se non vengono prese tutte le misure di sicurezza necessarie, deve essere estesa a tutti i settori.

Ad oggi, i centri commerciali, frequentati da centinaia di persone fra cui molti bambini con le loro famiglie, sono diventati un territorio di nessuno.

Dopo i primi mesi di attenzione da parte delle aziende, solo grazie alla pressione dei lavoratori, le misure di salute e sicurezza sono state man a mano allentate. In molti punti vendita, in base alle denunce che abbiamo ricevuto, è stato tolto il personale che si occupava della sorveglianza, con il risultato che non vi è alcun controllo sulla clientela né sul numero massimo di ingressi né sull'uso della mascherina.

I lavoratori sono costretti a svolgere cosi il ruolo improprio di controllori, un incarico che non gli compete e per cui non sono stati formati, in aggiunta alle loro mansioni specifiche.

Nel silenzio generale del governo, nonostante le nostre continue sollecitazioni, le singole istituzioni territoriali, possono fare molto in proposito, legiferando in favore dei lavoratori.

Come Usb abbiamo scritto agli enti coinvolti affinché si controllino i centri commerciali e si riduca l'orario di apertura.

Deve essere ripristinato il contigentamento agli ingressi e il controllo sul corretto uso della mascherina, da parte della clientela, per tutto il tempo in cui permangono all'interno dei negozi.

La riduzione dell'orario di apertura, con chiusura serale alle 19:30, è una misura necessaria per alleggerire i carichi sui lavoratori, che operano per l'intero turno con la mascherina con pause brevissime o, in alcuni casi, addirittura nulle.

Allo stato attuale, i centri commerciali sono possibili focolai del Covid, essendovi decine di persone assembrate contemporaneamente senza il rispetto del distanziamento e, per lo più, senza mascherina.

Esortiamo Regioni e Comuni ad agire nell'immediato, essendo a rischio la salute pubblica.

 

Usb Commercio