Commercio, chi paga le promozioni di Natale?
35 euro per 12 ore, questo paga la Grande Distribuzione per chi distribuisce i volantini pubblicitari
La corsa a sconti e promozioni natalizie non è a costo zero e, se i Grandi Marchi ci illudono di risparmiare, quel taglio di prezzo lo pagano i lavoratori a tutti i livelli, a partire da chi ci informa delle offerte.
A Viterbo si incontrano spesso lavoratori, per lo più migranti, stracarichi di volantini pubblicitari che a piedi o in bicicletta fanno il giro dell’intera città.
Vengono presi a nero e trascinati nella città dei Papi fin dal basso Lazio, quando dice bene hanno falsi contratti a chiamata giusto per copertura, lavorano fino a sera quando finalmente vengono riportati a casa.
Si lavora in mezzo alla strada, nel gelo di questi giorni, ma anche sotto la pioggia, migliaia di carta da distribuire pur di far lievitare i profitti delle aziende, che se ne lavano completamente le mani, tanto non sono loro i datori diretti. Il servizio è esternalizzato ad agenzie fantasma, non esistono diritti, riposi o malattie, non andare un solo giorno significa non venire più chiamati.
Non cadiamo nel pianto delle grandi aziende sulla diminuzione degli incassi e lo scarico delle responsabilità. I prezzi dei prodotti, sopratutto quelli di prima necessità, sono aumentati mentre diminuiscono i diritti dei lavoratori, costretti a sottostare a rinnovi contrattuali al ribasso con stipendi sempre più bassi per più ore di lavoro o a nuove assunzioni sempre più precarie.
Non ci aspettiamo nulla dalla Gdo, interessata unicamente al proprio profitto. Allo stesso modo se lo Stato non ci tutela, permettendo che esistano contratti simili, siamo pronti ad organizzarci.
Sono i datori di lavoro ad avere bisogno della nostra prestazione, non ci fanno alcun un favore, né li vogliamo.
Invitiamo tutti i lavoratori del settore coinvolti a contattare USB: solo uniti possiamo conquistarci i nostri diritti.
Usb Viterbo
Luca Paolocci