COMMERCIO: INCONTRO IN ALBERGO FRA MEDIAMARKET E CGIL CISL UIL

Fuori il presidio dell’USB, nessuno escluso dal tavolo che riguarda tutti i lavoratori

La Mediamarket, azienda della grande distribuzione commerciale, ha programmato per questa mattina a Roma un incontro con i sindacati concertativi all’interno dell’Hotel Radisson Blu, in via Turati 1712, i cui contenuti sono ignoti agli stessi lavoratori della catena.

 

Fuori dall’hotel, il presidio dei lavoratori e dei delegati indetto dall’USB, per chiedere la partecipazione al tavolo che riguarda tutti i lavoratori e dal quale nessuna organizzazione sindacale deve essere esclusa.

 

La scelta escludente di Mediamarket, motivata richiamando l’Art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, giunge a ridosso della sentenza della Corte Costituzionale in materia di rappresentanza sindacale, che dovrebbe costituire un autorevole ammonimento per il rispetto del diritto dei lavoratori e delle lavoratrici ad essere rappresentati dai sindacati da loro liberamente scelti.

 

La scelta di Mediamarket è avallata dalle altre organizzazioni sindacali riunite nelle segrete stanze dell’hotel, che hanno motivato la loro opposizione alla partecipazione dell’USB sostenendo che si trattava di un incontro da loro richiesto. “La democrazia ha le sue regole”, ha dichiarato ai lavoratori in presidio la funzionaria nazionale della Filcams Cgil per Mediamarket, Sabina Bigazzi.

 

A Mediamarket, ed a tutti i sindacati che condividono questa visione della democrazia, si ricorda quanto affermato dalla Corte Costituzionale: "Nel momento in cui viene meno alla sua funzione di selezione dei soggetti in ragione della loro rappresentatività" e "si trasforma invece in meccanismo di esclusione di un soggetto maggiormente rappresentativo a livello aziendale o comunque significativamente rappresentativo, sì da non potersene giustificare la stessa esclusione dalle trattative, il criterio della sottoscrizione dell'accordo applicato in azienda viene inevitabilmente in collisione con i precetti di cui agli articoli 2, 3 e 39 della Costituzione".

 

L’USB proseguirà comunque nella battaglia in difesa dei livelli occupazionali dei lavoratori di Mediamarket e ribadisce con forza la necessità di una legge che riporti la democrazia, le libertà ed il diritto nei posti di lavoro.