COMMERCIO: USB, PESSIMO IL RINNOVO CCNL CONFESERCENTI
Si apre la strada al trionfo di Federdistribuzione
COMUNICATO STAMPA
Pessime notizie per i 400mila dipendenti delle imprese del terziario, distribuzione e servizi aderenti alla Confesercenti. La firma del CCNL di categoria conferma il pessimo impianto già espresso dal CCNL di Confcommercio, peggiorandone di gran lunga la parte salariale.
Rispetto al Contratto collettivo firmato lo scorso anno da Confcommercio, Confesercenti la spunta e non consente il recupero retributivo completo per i lavoratori interessati. Ma non è solo la perdita salariale a preoccupare: per quanto riguarda il lavoro domenicale e festivo il Contratto lascia ampio margine agli accordi di secondo livello, per andare in deroga peggiorativa al già alto numero di domeniche e giorni di festa che i lavoratori lasciano sul campo del profitto.
Altra nota dolente è la corposa parte del Contratto che norma enti bilaterali e welfare aziendale. Enti, secondo l'USB, troppo spesso inutili, pagati anche dai lavoratori per ottenere in cambio poco o nulla e funzionali allo smantellamento del welfare pubblico.
Non è difficile immaginare che la firma di questo pessimo contratto prepari la resa definitiva dei sindacati firmatari di fronte a Federdistribuzione e al suo Presidente, Giovanni Cobolli Gigli: oramai le parti hanno annullato le distanze sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio.