Coop di Civitavecchia, a rischio i diritti e la salute dei lavoratori
Nel negozio di Civitavecchia l’applicazione sbagliata delle misure anti contagio esaspera i lavoratori fino a mandarli in ospedale
Usb da mesi denuncia la situazione fuori legge del punto vendita Coop di Civitavecchia fra inadempimento delle misure di salute e sicurezza anti Covid e atteggiamenti vessatori e antisindacali da parte della direzione.
Sabato, il punto vendita era affollato di clienti senza alcun rispetto del distanziamento minimo previsto dalla legge, la decisione corretta da prendere per chi gestisce il negozio sarebbe stata contingentare gli ingressi e la fila in zona cassa. L’assurda decisione del capo negozio invece è stata quella di aprire una postazione cassa in più senza tenere in alcun conto la tutela della salute e sicurezza della lavoratrice che già stava in postazione e si sarebbe ritrovata con una fila di clienti dietro a strettissimo contatto.
La lavoratrice, Rappresentante sindacale di Usb, ha segnalato nell’immediato la situazione fuori norma che, in aggiunta, per lei era fonte di forte stress e di malessere.
Il capo negozio l’ha invece costretta a continuare ad operare nelle medesime condizioni, consapevole dei rischi a cui la stava sottoponendo, essendo già ricapitato in passato. La Rappresentante Usb è riuscita, con enormi difficoltà, ad arrivare fino alla pausa poi, uscita dal negozio si è sentita male. E’ stata soccorsa da due colleghi, in evidente difficoltà respiratorie e incapace di muoversi autonomamente.
Avvertito il capo negozio, questi ha perso tempo con domande banali alla lavoratrice, nonostante la situazione fosse visibilmente precaria. Infine, dopo un’attesa inspiegabile, è stata chiamata l’ambulanza.
Esortiamo la cooperativa ad intervenire in modo tempestivo, simili comportamenti ledono i diritti e la salute dei lavoratori e di tutta la clientela che, con il rialzo dei contagi, frequentano un punto vendita dove non vengono rispettate le misure minime di sicurezza.
Usb Commercio