Coronavirus, la Valle d’Aosta inizia gli screening sui lavoratori del Commercio
Dopo la segnalazione di Usb, la Valle d’Aosta ha iniziato il monitoraggio preventivo nel settore del Commercio e della Grande distribuzione organizzata
Usb denuncia fin dal primo focolaio dell’epidemia l’alta esposizione a rischio dei lavoratori del Commercio, uno dei settori che non ha mai visto chiusure in questo periodo di emergenza sanitaria. I dipendenti operano tutto il giorno a contatto diretto e costante con il pubblico, cioè con possibili soggetti positivi al Coronavirus. Eppure, anche nelle Regioni dove si contano più contagi, i dispositivi di protezione sono arrivati dopo quasi un mese dalla prima zona rossa.
Ad oggi, vengono ancora fornite mascherine non a norma, obbligando i lavoratori ad operare in stretta vicinanza senza la possibilità del mantenimento della distanza minima di un metro.
A livello nazionale nulla è stato fatto per obbligare le aziende ad un monitoraggio sistematico della salute dei dipendenti, che anzi, in alcuni casi, vengono obbligati dai datori a non denunciare febbre o sintomi sospetti. Tanto che il Commercio è al 6 posto per casi mortali dovuti al Covid19. Una triste classifica, basata solo su dati parziali in possesso dell’Inail, destinata quindi a peggiorare se venisse fatto un controllo specifico.
Per questo Usb ha esortato più volte le Regioni a emanare delibere autonome, imponendo alle aziende di effettuare, con cadenza regolare e a scopo preventivo, gli screening su tutti i lavoratori. Dopo la Toscana, anche la Valle d’Aosta ha risposto prontamente al sindacato, inviando alla Protezione Civile la richiesta di effettuare la somministrazione dei tamponi.
Tali risposte positive sono fondamentali, ma non ancora sufficienti. Tutte le Regioni, dato il disinteresse governativo, devono tutelare i propri residenti, emanando delibere, così come prevede la normativa, per obbligare le aziende ad effettuare i tamponi.
Il monitoraggio, infatti, è fondamentale per ridurre il rischio di contagio sia per i lavoratori sia per i consumatori che quotidianamente frequentano i punti vendita.
Le catene commerciali che rifiutano di adeguarsi devono immediatamente chiudere o, in caso, non riaprire.
Usb vigilerà sull’emanazione, in tempi brevi, di questi provvedimenti preparando azioni di lotta, fino all’astensione dal lavoro, in caso contrario.
Usb Commercio