Coronavirus, USB: commercio settore a rischio, tutelare lavoratrici e lavoratori a contatto con il pubblico
In relazione all’emergenza coronavirus in corso, USB Lavoro Privato chiede alle istituzioni che vengano messe in atto tutte le azioni volte a tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori esposti al contatto con un pubblico molto vasto, a partire da quelli del commercio ma non solo, come ad esempio operatori aeroportuali, personale sanitario, dipendenti agli sportelli pubblici, addetti ai servizi turistici, ai siti archeologici e alla ristorazione. Azioni adeguate a quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “Rischio Globale Elevato”.
Stavolta il welfare aziendale - la panacea dello smantellamento della sanità pubblica - sarà utile a ben poco. Lavoratori e lavoratrici pretendono azioni e risposte precise.
USB invierà a tutte le aziende con dipendenti che lavorano nel commercio, settore che definiamo “a rischio”, una lettera per chiedere se sia stata effettuata una dettagliata valutazione dei rischi ai sensi degli artt. 28 e 29 del dlgs 81/2008 e di fornire eventualmente a lavoratrici e lavoratori DPI adeguati per la protezione dai rischi.
Far finta che il rischio contagio non esista equivale al comportamento di quanti si lasciano prendere dal panico: sono entrambi atteggiamenti inutili e dannosi.
USB tutela i diritti e la sicurezza dei lavoratori.
Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato - Commercio