GUCCI riconosce i pieni diritti sindacali all'Unione Sindacale di Base

Roma -

Si è svolto oggi il primo incontro tra L'Unione Sindacale di Base e GUCCI, maison italiana di alta moda e articoli di lusso che fa parte della Gucci Group, divisione della holding francese Kering.

 

L'incontro ha avuto all'ordine del giorno le problematiche sollevate dai lavoratori e il tema della rappresentanza sindacale. In attesa di conoscere a breve le risposte sui temi che i lavoratori hanno posto alla dirigenza Gucci, registriamo con soddisfazione la posizione dell'azienda in merito alla democrazia sindacale. Qualificanti i richiami della dirigenza alla recente sentenza della Corte Costituzionale (il 3 luglio la Consulta aveva dichiarato incostituzionale il primo comma dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori. Secondo i giudici vengono violati gli articoli 2, 3 e 39 della Carta ovvero il principio solidaristico, quello di uguaglianza e quello della libertà sindacale), e al rispetto della scelta sindacale dei propri dipendenti.

 

Insomma, Gucci riconosce a pieno titolo alla nostra organizzazione sindacale l'applicazione della L.300 dello Statuto dei Lavoratori e tutti i diritti derivanti dal CCNL del Commercio. In controtendenza con la drammatica mancanza di democrazia e di reale partecipazione da parte dei lavoratori del privato, nel settore del Commercio l'Unione Sindacale di Base si impone ancora come soggetto rappresentativo per le controparti datoriali, riconsegnando ai lavoratori la titolarità di poter votare piattaforme ed accordi, di partecipare alle trattative e di determinarsi il futuro.

 

Questa ventata di democrazia, unita alla fiducia che ci hanno accordato le lavoratrici ed i lavoratori, ci è da stimolo per lavorare alla costruzione di una struttura sindacale che possa apportare un reale cambiamento in melius delle condizioni di lavoro, di vita e di salario e che rimetta al centro i lavoratori e la loro dignità.