H&M: 4 CHIUSURE E 95 ESUBERI A MILANO, CREMONA E MESTRE
H&M chiude 4 punti vendita nelle vie centrali di Milano, a Cremona e a Mestre, dichiarando in esubero 95 lavoratori. La moda a basso costo non si accontenta di macinare profitti sulla pelle di chi produce i suoi prodotti nei paesi poveri del mondo, ma continua a puntare sull’abbassamento del costo del lavoro anche nei paesi dove quei prodotti vengono commercializzati.
L’ennesima crisi aziendale maschera le logiche del profitto, considerando che H&M è uno dei marchi low cost di maggior successo della GDO. Ci aspettiamo a breve nuove aperture e contratti sempre più atipici, di cui la multinazionale fa già largamente uso. Insomma, la solita ricetta che penalizza donne e uomini spesso precari e con salari da fame.
Di storie ne abbiamo raccolte molte, e parlano di sfruttamento e precarietà, di rapporti sbilanciati e, a volte, di vere e proprie forzature contrattuali. Storie che ricordano da vicino quelle di pressoché tutti quelli che lavorano nei centri commerciali, nei supermercati e nei negozi dei centri storici delle nostre città.
Anche questa volta i lavoratori del commercio sembrano essere stritolati dalla catena del valore, che parte dalla produzione, passa per il trasporto delle merci e si conclude nella vendita al dettaglio. Un animale informe che passa sopra tutto e tutti, al solo fine di guadagnare quel numerino percentuale in più sul bilancio della multinazionale.
Esprimiamo solidarietà e massimo sostegno a questi lavoratori, che in ordine sparso ci contattano impauriti e troppo spesso incapaci di organizzarsi collettivamente. Questa è la dimostrazione evidente che l’immobilismo porta al risultato peggiore, è ora di invertire la tendenza, perché uniti si può.