I volti dei commessi: la Coop ci fa un calendario, USB risponde con la stessa moneta
"Un anno di lotte", in allegato gli scatti del nostro contro calendario
La Coop Lombardia ha deciso di realizzare un calendario 2014 con i volti dei dipendenti: "non solo cassiere, capi reparto, addetti alle vendite, ma anche mamme, papà, sportivi, appassionati di musica e sognatori”. Perché, come scrive il presidente di Coop Lombardia Guido Galardi “ciascun collaboratore con la propria storia, le proprie passioni e la propria individualità porta un valore aggiunto sul posto di lavoro”.
Ma questi lavoratori, nella stragrande maggioranza dei casi donne e madri, hanno il tempo per le proprie passioni e i propri sogni, o sono divorati da un’organizzazione del lavoro che annulla i tempi di vita? La domanda sorge spontanea a seguito delle tante lotte messe in campo nell’ultimo anno dall’USB Lavoro Privato insieme ai lavoratori e alle lavoratrici della grande distribuzione e della stessa Coop.
Salario, abbattimento della precarietà, possibilità di passare dal part-time al tempo pieno, contenimento della discrezionalità delle direzioni e contrattazione dei tempi e dei turni e, non ultimo, libertà di parola e di critica, sono le questioni ancora aperte. E non è con uno spot divertente o con un calendario patinato che possono essere messe a tacere.
Pertanto l’USB ha deciso di rispondere con un sua contro-calendario, che ritrae i volti dei commessi in lotta, i volti di chi paga la crisi: tutti lavoratori e lavoratrici, precari Coop, immortalati durante le nostre manifestazioni, senza trucco e parrucco, e senza ritocco, ma con tanta, tanta dignità.
L’USB continuerà a rivendicare reddito e diritti per tutte e tutti e a invadere i luoghi di lavoro che non li garantiscono.