Il Coordinamento Nazionale del Commercio si stringe attorno ai compagni di Milano
Il Coordinamento Nazionale USB Commercio si stringe attorno ai rappresentanti USB di Milano per il grave atto intimidatorio subito Mercoledì 10 luglio, presso la Camera del Lavoro di Milano.
La Segretaria Filcams-CGIL di Milano, dopo aver ampiamente sproloquiato e offeso i nostri compagni, ha deciso di far saltare il tavolo di un cambio appalto, intimando alla delegazione USB di lasciare la sala. Diversamente avrebbe chiamato la forza pubblica per violazione di proprietà privata. E’ finita con l’interruzione della trattativa tra lo stupore delle lavoratrici dell’appalto presenti alla sceneggiata, molte delle quali iscritte a USB, primo sindacato in termini di rappresentatività.
Questa è l'idea di democrazia sindacale di lorsignori, in continuità con l’accordo interconfederale del 31 maggio scorso. Siamo di fronte ai sicari della democrazia e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo ennesimo episodio di arroganza mostra il nervosismo di chi pensava di aver blindato la rappresentatività attraverso un accordo vergognoso e si ritrova a fare i conti con un sindacato espressione vera delle istanze dei lavoratori, che sa esaltare il protagonismo delle donne e degli uomini che per troppi anni hanno assistito allo scempio perpretato dalla casta sindacale di questo paese.
Le grandi vertenze (L'Ilva, il San Raffaele, il Pubblico Impiego, la Coop Campania), le tante vittorie nelle elezioni delle RSU, (Sigma Tau, Unicoop Firenze, Carrefour di Milano), gli attacchi ai nostri dirigenti sindacali (quello di Pino Larobina su tutti) e le tante espulsioni dei dirigenti sindacali "dissidenti" all'interno della CGIL, stanno a dimostrare che l'Unione Sindacale di Base rappresenta l'alternativa di massa a questo "GOVERNISSIMO SINDACALE" e questo spiega tanto nervosismo scomposto di cgil,cisl,uil e padronato.
USB continua a stare dalla parte dei lavoratori, con i lavoratori riesce a "rovesciare il tavolo" e questo a lorsignori non va giù. Un abbraccio ai compagni di Milano.