Il mondo del Commercio in stato di agitazione per la sicurezza
Usb chiama lo stato di agitazione senza garanzie immediate sulla tutela dei lavoratori per ridurre il possibile contagio da Covid-19
Usb Commercio ha scritto ad associazioni datoriali e Ministero della Salute in ordine alla carenza in termini di misure di sicurezza per ridurre i rischi di diffusione del Covid-19 in particolare in questo periodo natalizio.
Abbiamo chiesto un incontro urgente per esaminare le attuali mancanze e sottoporre alle parti le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori.
In un momento di forte rialzo dei contagi, infatti, mentre il Governo stringe sui controlli in tutti gli ambiti, ancora una volta niente viene fatto per centri commerciali e negozi che, complice il brutto tempo e l’avvicinarsi del Natale, diventano luoghi di assembramento.
Devono essere ripristinati tutti i controlli in ingresso e all’interno dei punti vendita per limitare il flusso di clienti in modo da garantire poi il rispetto delle giuste distanze nei vari reparti, dai banchi all’area casse.
I controlli sono necessari anche per vigilare sul corretto uso delle mascherine da parte dei consumatori che, spesso, esasperati dal lungo periodo di restrizioni, indossano le protezioni in modo scorretto, addirittura abbassandole completamente quando si rivolgono ai lavoratori.
Le aziende devono fornire mascherine Ffp2 a tutti i dipendenti che vivono il centro commerciale, al di là del contratto di assunzione, che sia tramite cooperativa o direttamente dal Marchio e al di là della mansione svolta, i promoter si ammalano come un capo negozio.
Ricordiamo che, con Legge 133 del 24 settembre 2021, lo Stato ha imposto le mascherine Ffp2 per tutti i lavoratori a contatto con il pubblico, proprio perché non vi è nessuna garanzia né sicurezza che i consumatori le indossino in modo corretto.
Ribadiamo che non sono i dipendenti a doversi occupare di controllare i clienti, né tantomeno sanificare le superfici. Mansioni aggiuntive rispetto a quelle contrattuali, per cui non hanno ricevuto alcuna formazione specifica, né sono retribuiti.
Proprio la situazione attuale fra la difficoltà di operare con la mascherina per tutto il turno e la stanchezza di districarsi con clienti esasperati necessita di pause aggiuntive retribuiti di almeno 10 minuti ogni ora, per consentire il necessario recupero psico-fisico.
In questa situazione di controlli completamente assenti, basta un solo positivo per creare un focolaio.
Senza una risposta in breve tempo, il mondo del Commercio passerà dallo stato di agitazione alla proclamazione di sciopero, bloccando completamente gli acquisti natalizi. Se i profitti accumulati non vengono redistribuiti ai lavoratori che li hanno permessi, in termini di riduzione di orario a parità di salario e rispetto della sicurezza fermeremo le vendite.
Usb Commercio