Inaugurazione Globo, i lavoratori devono essere vaccinati non esposti
Nella città di Viterbo, in piena zona rossa, inaugura un nuovo centro commerciale alle presenza di Istituzioni politiche e Prefetto, con assembramenti e poche misure di sicurezza
Era opportuna l'inaugurazione del Globo in zona rossa? Era opportuna la presenza delle autorità il giorno della commemorazione delle vittime Covid? Sono state rispettate le regole previste per il contenimento del contagio ?
Ma soprattutto il comportamento delle autorità, che invece, avrebbero l'onere del controllo del territorio, è in grado di tutelare cittadini e lavoratori?
Queste le domande che ci siamo posti in rapporto alla vicenda viterbese che ha attraversato le testate nazionali di questi giorni e sulla quale si auspica chiarezza.
Riteniamo, inoltre che l’inaugurazione del Globo, come prima apertura del nuovo polo commerciale sia solo l’apice di un meccanismo di impoverimento della città e sfruttamento dei lavoratori.
La Grande distribuzione concentra mega strutture in unico spazio, cintato e controllabile, i centri storici si svuotano, con negozi e botteghe che non riescono a reggere i ritmi delle multinazionali.
Pensiamo a quanto sta accadendo a Viterbo, negli anni, all’interno delle mura, troppe saracinesche sono state abbassate definitivamente però si sviluppavano via Garbini con strutture di media grandezza e la Cassia nord con iper e gallerie commerciali. O almeno così lo chiamano , “sviluppo”.
La realtà, come Usb aveva denunciato, è un accentramento di potere in mano alla Grande distribuzione che, senza concorrenza, riesce ad imporre orari di lavoro, stipendi e tipologie contrattuali. Assunzioni sempre al ribasso, per lo più a tempo determinato con orari part time, poi allungati e spalmati impropriamente su tutta la giornata senza alcun riconoscimento dello straordinario né del diritto al giusto riposo.
Uno strapotere permesso anche dalla concessione delle poche aree libere solo a scopo commerciale, da decenni non esiste un progetto vero di edilizia scolastica, parchi pubblici e zone verdi scompaiono, in favore di mostri di cemento e migliaia di parcheggi, che deturpano il territorio e vengono presto abbandonati al degrado in vista dell’ennesima apertura.
Poche le voci istituzionali dalla parte dei lavoratori, rimbombanti invece le parole sull’essenzialità dell’ennesimo polo commerciale. Nonostante le tante richieste di riduzione degli orari dei turni , di chiusure serali anticipate e totali duranti le domeniche e i festivi, l’Amministrazione locale non ha mai legiferato in proposito.
Anzi, proprio l’inaugurazione del Globo pone molti dubbi sulla posizione delle figure politiche e prefettizie del territorio.
In piena zona rossa, con commercianti e ristoratori in crisi, mentre le scuole sono chiuse e i lavoratori non sanno come gestire la situazione fra uno smartworking spesso impossibile e un congedo che dimezza lo stipendio, viene permessa l’inaugurazione di un megastore alla quale hanno preso parte decine di persone e le Istituzioni locali in pompa magna.
Le stesse che avrebbero dovuto esortare l’azienda a posticipare l’apertura o ad effettuarla senza alcuna inaugurazione, almeno fino all’uscita dalla zona rossa con un calo dei contagi.
Una modalità che fa sentire le aziende libere e tranquille nel poter agire come vogliono, ci chiediamo per esempio se durante l’inaugurazione siano state rispettate tutte le misure di salute e sicurezza.
Ben oltre l’esibire i lavoratori schierati, pretendiamo che siano adottate tutte le misure di tutela, a partire dalle mascherine ffp2, le uniche davvero protettive per chi le indossa, riduzioni dell'orario dei turni per evitare esposizione al rischio e somministrazione dei vaccini . I lavoratori del commercio a stretto contatto con centinaia di persone tutti i giorni, spesso impossibilitati a mantenere la distanza minima prevista devono essere vaccinati come categoria ad alto rischio al pari di insegnanti e forze dell’ordine.
Auspichiamo che al più presto venga fatta luce sulla vicenda dagli organi preposti.
Usb Commercio