Leroy Merlin: relazioni sindacali fai da te! USB pretende trasparenza, a cominciare dal CIA
Da quando a Bologna un folto gruppo di lavoratori e lavoratrici di Leroy Merlin ha costituito una struttura USB si è aperto il vaso di Pandora, aprendo uno squarcio sulla segreta trattativa del rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale.
Nonostante la forte chiusura dell'azienda, che nega un'interlocuzione con le nostre RSA anche se territorialmente maggiormente rappresentative, il nostro intervento sindacale non retrocede di un passo.
In questi mesi abbiamo denunciato -e proseguiremo a farlo in ogni sede competente- le reiterate condotte aziendali:
- incuranti dei rischi da stress termico
- incuranti dello stress da lavoro correlato, con continua violazione della privacy e stravolgimento della vita dei dipendenti
- incuranti dei rischi muscolo scheletrici e dei rischi derivanti dagli eccessivi carichi di lavoro
Ma purtroppo non è tutto! E il peggio è ancora da venire...
Infatti, in azienda si sta discutendo il rinnovo del CIA, ma lo si sta facendo escludendo il confronto diretto con i lavoratori, non includendo neppure quelli iscritti a CGIL CISL UIL i cui funzionari siedono a quel tavolo, in segrete stanze, concertando un accordo sicuramente poco oneroso per il colosso del Fai da te, e altrettanto certamente poco vantaggioso per le migliaia di dipendenti impiegati in tutti Italia nei megastore Leroy Merlin.
Non sarebbe la prima volta, purtroppo, che un CIA invece di migliorare le condizioni materiali ed economiche dei dipendenti, al contrario le peggiora. È già accaduto, e forse sta accadendo anche in queste ore, mentre i dipendenti vengono lasciati all'oscuro e verranno informati ad accordo siglato e blindato.
È evidente che se è il datore di lavoro a scegliere con chi parlare, sceglierà l'interlocutore più compiacente e non quello che rappresenta davvero gli interessi dei lavoratori. Ed infatti, ad ulteriore evidenza dell'inefficacia dell'azione contrattuale delle Organizzazioni sindacali che sono ai tavoli, abbiamo più volte evidenziato come negli ultimi 3 anni i lavoratori e le lavoratrici siano stati esclusi da qualsivoglia Premio di Partecipazione, e questo nonostante gli straordinari profitti registrati da Leroy Merlin.
Questo ennesimo attacco alla democrazia nei luoghi di lavoro è l'ennesima riprova della strettissima correlazione tra rappresentanza reale e le condizioni economiche e materiali del lavoro.
Per questo, come USB non retrocederemo di un passo e abbiamo aperto uno stato di agitazione. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici delle altre città a unirsi in questa giusta e doverosa battaglia di dignità.
VOGLIAMO TRATTATIVE TRASPARENTI
E VOGLIAMO ESSERE LIBERI DI SCEGLIERE USB
Maria Sarsale
USB Esecutivo Provinciale Roma