LIDL: lavoratrici in lotta per la dignità
Lavoratori si schiavi no è stato il filo conduttore dei dialoghi con i clienti che si fermavano a solidarizzare con i manifestanti.
Ieri le lavoratrici ed i lavoratori della LIDL di Trento hanno scioperato per l'intera giornata con presidio davanti all'ingresso del supermercato di via Maccani per protestare contro le condizioni di lavoro sempre più pesanti, contro atteggiamenti vessatori, contro il lavoro domenicale e festivo e per rivendicare condizioni di lavoro dignitose.
Una giornata di mobilitazione che ha saputo coinvolgere la città di Trento ed i suoi cittadini, ed in particolare migranti e lavoratori che si recano alla LIDL a fare la spesa.
Una giornata di lotta che ha visto una grande solidarietà con la partecipazione al presidio di militanti di altri sindacati di base e di normali cittadini che in questo modo hanno voluto dare un contributo attivo ed un messaggio di condivisione della lotta delle lavoratici LIDL di Trento.
Prima dei profitti la nostra dignità di lavoratrici e di madri hanno detto le dipendenti rivendicando il diritto ad avere un orario di lavoro che si coniughi con le esigenze dei figli.
Lavoratori si schiavi no è stato il filo conduttore dei dialoghi con i clienti che si fermavano a solidarizzare con i manifestanti.
Sciopero e presidio, con distribuzione di volantino informativo, sono pienamente riusciti ed hanno lasciato il supermercato (aperto con personale di altri negozi e precari) vuoto in quanto la lotta delle lavoratici è stata pienamente condivisa dalla stragrande dei clienti che invitati a solidarizzare con la lotta dei dipendenti hanno deciso di non fare la spesa dando così peso alla lotta impedendo che i giochetti messi in atto dalla Direzione annullassero gli effetti dello sciopero.
Un'adesione morale importante che dimostra come la LIDL sia “lontana” dai problemi che vivono i suoi ma anche dal sentire dei suoi clienti.
Come USB e RSA Lidl vogliamo esprimere pubblicamente un grazie a quanti ci hanno aiutato e a tutti i clienti LIDL che hanno scelto di solidarizzare con le lavoratrici scegliendo da che parte stare e mandando un segnale forte a questa Direzione LIDL di Trento, affinché cambi la sua politica nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti.
Un messaggio chiaro: solidarietà con le lavoratrici e quindi niente spesa.
Invitiamo quindi la direzione Lidl a riflettere sul consenso che questo sciopero ha riscontrato nei suoi clienti e quindi decida di aprire un un tavolo negoziale VERO con USB Trentino e la RSA aziendale senza nascondersi dietro posizioni ideologiche.
Infine una riflessione sulla straordinaria solidarietà espressa dai clienti alla lotta delle lavoratrici. Una clientela fatta principalmente da gente umile (che ha difficoltà ad arrivare a fine mese) ma RICCA di solidarietà nei confronti dei precari, dei disoccupati e di quanti oggi subiscono vessazioni, e soprusi sul posto di lavoro.
Una SOLIDARIETÀ’ VERA, non formale, patrimonio di tanti cittadini, lavoratori, “gente di strada”, di quanti hanno ben presente cosa significa lavorare in simili situazioni e vogliono cambiare questo sistema che in nome della modernità e della competizione porta il mondo del lavoro direttamente al medioevo.