LUXOTTICA: RIPRENDIAMOCI I NOSTRI DIRITTI
A seguito dell’acquisizione di Salmoiraghi e Viganò e VistaSì da parte del gruppo Luxottica, Usb rinnova la volontà di essere ancora al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nello scorso triennio la stretta della dirigenza sui dipendenti - necessaria, evidentemente, al raggiungimento di risultati che consentissero l’operazione di acquisto - ha causato una serie di “inviti alle dimissioni” senza precedenti nella storia di Salmoiraghi & Viganò ed una progressiva perdita di diritti che siamo qui a rivendicare.
Non vogliamo privilegi. Vogliamo lavorare in serenità e vogliamo che la transizione, con tutti i cambiamenti che necessità, avvenga con chiarezza. A tale proposito, evidenziamo quattro punti su cui intendiamo focalizzare il nostro progetto di azione sindacale.
Agevolazioni alle lavoratrici madri.
Riteniamo che sia giusto concedere alle lavoratrici con figli minori orari che agevolino la cura degli stessi, ad esempio con la possibilità di svolgere la propria attività in punti vendita il più possibile vicino casa e con la riduzione di nastri orari insopportabili -come spezzati e continue chiusure, abitudini poco corrette di talune gestioni-. Riteniamo che ciò sia di possibile attuazione senza per questo ledere i diritti dei colleghi.
Buoni pasto per entrambe le insegne e per i nuovi assunti.
A seguito di un contratto integrativo, di cui abbiamo più volte richiesto la visione senza mai ricevere risposta, i dipendenti di Salmoiraghi & Viganò assunti fino al 2012 (?) percepiscono un buono pasto pari a € 5,16 a fronte di un turno di 6 ore e con un’ora almeno di pausa. Reputiamo l’integrazione datata, poiché funzionale a negozi su strada e non al passo con l’attuale struttura dei punti vendita, che prevede gran parte delle presenze all’interno di centri commerciali, con orario continuato (cosa che avviene anche nella stragrande maggioranza dei negozi su strada). Richiediamo inoltre che il beneficio dei buoni pasto venga esteso anche ai lavoratori di VistaSì nonché a tutti gli assunti negli anni successivi al 2012.
Gestione dei premi con minori restrizioni
Attualmente, al raggiungimento degli obbiettivi richiesti dall’Azienda i dipendenti percepiscono degli incentivi, vincolati anche alla presenza. Chiediamo che dal decurtamento di questi ultimi vengano escluse le assenze per Legge 104 e per allattamento.
Interruzione dei trasferimenti “punitivi”
Dietro la dicitura “esigenze tecnico-organizzative” ci siamo molto spesso trovati di fronte a spostamenti da un punto vendita ad un altro, spesso molto distanti fra loro (non di rado anche nell’ordine di centinaia di chilometri) e di difficile raggiungimento per lavoratrici e lavoratori, fino a trasferimenti illegittimi da una provincia ad un’altra. In quasi tutti questi casi ciò è evidentemente avvenuto a causa di una sorta di accanimento nei confronti di un dipendente ritenuto inadatto e lo testimonia il fatto che, a seguito di questi scorretti comportamenti da parte di alcuni dirigenti, molti, troppi lavoratori sono stati costretti a dare le loro dimissioni.
Mettere in difficoltà la forza lavoro è un comportamento moralmente inaccettabile che noi respingiamo con forza.
Grazie al nostro impegno siamo riusciti ad ottenere i primi risultati: abbiamo incontrato il capo del Personale per metterlo al corrente delle situazioni più critiche; siamo andati contro dei licenziamenti “per giusta causa”; abbiamo contrastato con forza l’utilizzo di lettere di contestazione illegittime sul raggiungimento degli obbiettivi aziendali.
Vi chiediamo ora pertanto un impegno collettivo per riprenderci tutti i nostri diritti e per far conoscere alla nuova gestione lo stato reale delle cose visto dalla parte dei lavoratori. I diritti che vogliamo vedere rispettati sono quelli sanciti dalle attuali normative ci aspettiamo che la nostra Azienda d’ora in avanti li rispetti, insieme a qualche piccolo miglioramento. E per questo chiediamo partecipazione al percorso di lotta, un impegno alla costruzione di una coscienza critica costruttiva.