PAS Civitavecchia, dopo mesi di silenzi, incontri rinviati e richieste inascoltate è il momento di mobilitarsi a tutela dei lavoratori della sicurezza portuale

Civitavecchia -

Una convenzione pubblica che affida i servizi di sicurezza del porto di Civitavecchia alla PAS (Port Authority Security srl) in imminente scadenza, un CCNL da fame e scaduto da anni, una trattativa integrativa bloccata da continui rinvii e tentennamenti aziendali. È questo lo scenario in cui le GPG (guardie particolari giurate) di PAS iscritte a USB hanno deciso di proclamare lo sciopero degli straordinari a partire dal prossimo 1° maggio. Si avvicinano infatti i massacranti picchi di lavoro estivi legati in particolare al boom del traffico croceristico e alle così dette autostrade del mare, ma per i dipendenti della PAS di Civitavecchia gli stipendi restano bassissimi e il futuro sembra tutt’altro che roseo.

È infatti dallo scorso novembre che la nostra organizzazione sindacale chiede inutilmente alla locale Autorità di Sistema Portuale di fare chiarezza sul futuro di questi lavoratori ma, dopo un primo e rapido incontro con il presidente Musolino avvenuto lo scorso dicembre, sulla vicenda della convenzione n. 4049 che affida i servizi di sicurezza sussidiaria alla società “in house” Port Authority Security s.r.l. è calato per mesi un assordante ed inaccettabile silenzio.

Soltanto lunedì 17 aprile 2023, poche ore dopo la proclamazione da parte di USB del blocco degli straordinari a partire dal prossimo 1° maggio, l’Autorità di Sistema Portuale di Civitavecchia ha finalmente deciso di rompere il silenzio e di convocare tutte le organizzazioni sindacali - comprese quelle che non hanno mai dichiarato lo stato d’agitazione – per discutere di questa importante vicenda. C’è voluta dunque tutta la perseveranza della nostra organizzazione sindacale e soprattutto la convocazione di uno sciopero, per scomodare un ente che, fino a ieri, non aveva mai dimostrato particolare sensibilità nei confronti di decine e decine di lavoratori sottopagati e in ansia per il proprio futuro.

Qualcosa da ieri si è quindi sbloccato, ma la prospettiva di un incontro ufficiale con il presidente di un ente pubblico così importante non può certo bastarci soprattutto se, alla luce di quanto abbiamo chiesto per mesi, non ci verranno fornite le risposte adeguate. Da settimane infatti siamo costretti a leggere comunicati trionfalistici in cui l’Autorità Portuale di Civitavecchia si autocelebra parlando di un porto in ripresa, di milioni di crocieristi in arrivo e di ottime prospettive per il futuro. Ripresa e obbiettivi raggiunti che sembrano tuttavia riguardare soltanto gli interessi di uno sparuto gruppo di grandi imprese e grandissimi armatori e che invece, come nel caso di PAS, continuano a lasciare indietro centinaia di lavoratori e lavoratrici.

Per questi motivi, se non arriveranno garanzie per il futuro occupazionale dei lavoratori di PAS e se non ci saranno risposte concrete su aumenti salariali, sulla sicurezza e sulla corretta organizzazione del lavoro, non solo USB non revocherà lo sciopero degli straordinari previsto per i prossimi giorni, ma estenderà le sue iniziative di lotta affinché si affermi, una volta per tutte, il principio che rispettare chi lavora, anche a discapito dei faraonici profitti di qualche gigantesca holding, non è mai un capriccio da ignorare, ma un dovere morale di ogni istituzione pubblica.

DISPONIBILI AL DIALOGO, MA PRONTI ALLA LOTTA!
BASTA SILENZIO SULLE SPALLE DEI LAVORATORI DI PAS!

USB Lavoro privato - Civitavecchia