PRIMO MAGGIO: NOI NON SIAMO IN VENDITA
Prosegue la campagna nazionale contro il lavoro domenicale e festivo - in allegato il volantino -
Il Primo Maggio non è un giorno qualsiasi... Eppure tanti lavoratori del commercio sono costretti a passare questo giorno di festa nei negozi del centro delle nostre città, tra gli scaffali di un supermercato o all'interno di un centro commerciale di periferia.
Ma questa non è una festa qualsiasi, il Primo Maggio «è l’unico giorno che riguardi veramente tutta l’umanità, l’unico giorno sul quale si trovano d’accordo tutte le storie e tutte le geografie, tutte le lingue e le religioni e le culture del mondo.»
Noi il nostro Primo Maggio lo passeremo davanti i negozi ZARA di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Vicenza, al fianco dei lavoratori per dire NO a questo modello di consumo!!
Il decreto del governo Monti noto come “salva Italia”sta producendo i suoi effetti nefasti ed evidenziando le sue contraddizioni. USB, con la protesta nel giorno della Festa di Lavoratori, prosegue la sua campagna nazionale contro le liberalizzazioni degli orari di apertura degli esercizi commerciali, contro la precarietà e lo sfruttamento.
L'80% dei lavoratori del commercio e della grande distribuzione sono donne. Il lavoro nei giorni festivi sta rendendo loro la vita sociale e familiare impossibile, tra l'altro con contratti part time, precari e con salari bassissimi che occupano tanto tempo e restituiscono pochissimo reddito.
Con la lotta nella giornata più importante per i lavoratori di tutto il mondo, intendiamo rimettere al centro il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori alle feste, ad un salario e ad un lavoro all'insegna della dignità, e vogliamo affermare il diritto di critica e di rappresentanza di un sindacato “fuori dal coro”, che ha scelto bene da che parte stare.