Primo Maggio, Zara risponde con la forza alla riuscitissima manifestazione USB. Iacovone (Usb): i lavoratori non si toccano

                                   COMUNICATO STAMPA

Un Primo Maggio di lotta contro le liberalizzazioni degli orari nel commercio e le condizioni insopportabili dei lavoratori del settore. Una manifestazione riuscita in tutta Italia alla quale Zara ha risposto con una vera e propria aggressione. Dimostrazione di quanto l’iniziativa di oggi sia capace di innervosire i padroni del commercio.
 
«Oggi è il giorno dei lavoratori, - dichiara Francesco Iacovone dell’Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato – e la risposta di Zara ai manifestanti, che erano “armati” di fiori e di “auguri”, è eloquente. Questo è il rispetto che le multinazionali del commercio riservano ai propri dipendenti.»

«A Roma - prosegue il sindacalista Usb – la sicurezza e la direzione hanno cacciato via le dipendenti e una stessa RSU del negozio, avvalendosi dell’ausilio della polizia; mentre a Milano un nostro dirigente sindacale è stato spintonato, è stato trasportato dal 118 in ospedale e tutt’ora siamo in attesa di sapere la prognosi. A Bologna è riuscito un corteo all'interno del punto vendita, vigilato da un nutrito schieramento delle forze dell'ordine»

«Insomma, le multinazionali del commercio non ammettono la protesta» - conclude Francesco Iacovone - «e ricorrono alla repressione per proseguire nell’opera di smantellamento dei pochissimi diritti rimasti. Ora basta, l’arroganza di Zara non è accettabile. I lavoratori non si toccano e non sarà certo questa vera e propria aggressione a fermare le nostre giuste rivendicazioni.»


USB Lavoro Privato