Rinnovo CCNL Distribuzione Cooperativa ..la soddisfazione dei padroni!
Dopo 5 anni di attesa, il rinnovo contrattuale delle cooperative di consumo porta appena 65 euro nelle tasche dei lavoratori.
Stefano Bassi ,presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori), commenta così il rinnovo contrattuale : "Siamo soddisfatti innanzitutto perché l'accordo raggiunto nel dare risposte concrete ai lavoratori consente un importante risparmio strutturale sui costi aziendali, consolida e migliora le prestazioni di assistenza sanitaria erogate dal Fondo Coopersalute".
A quali risparmi strutturali si riferisce Bassi?
Sicuramente le cooperative hanno risparmiato tantissimo in questi anni e quanto si recupera è una piccolissima parte!
Esamineremo con attenzione, nei prossimi giorni, il rinnovo per verificare le parole del Presidente di Ancc-Copp e fare un’attenta analisi dei costi che in questi anni le aziende hanno risparmiato!
Cgil, Cisl e Uil hanno firmato il rinnovo della parte economica del contratto delle cooperative di consumo, con la soddisfazione dell'azienda, tradendo i lavoratori. Non c'è traccia infatti del giusto adeguamento salariale.
Un lavoratore full time al IV livello andrebbe a prendere in più a malapena 50 euro nette al mese, 65 lorde (di cui 50 nel mese di febbraio e 15 nel mese di luglio, sempre lorde).
A questi si aggiungerebbe un importo una tantum , che sarebbe dovuta essere di qualche migliaio di euro, di mille euro lordi in due tranche: la prima di 500 euro a febbraio 2019 l'altra a marzo 2020 Una cifra ridicola se si pensa che i lavoratori aspettano il rinnovo da 5 anni (63 mesi) , parliamo di 11 euro netti, altro che recupero del potere di acquisto!
Il settore inoltre conta la più alta percentuale di part time , contratti precari a tempo determinato, che percepirebbero sola una piccola parte della già modesta cifra di “aumento”.
La triade sindacale non ha informato i lavoratori, come già avvenuto per il rinnovo del CCNL di Federdistribuzione, eppure ha trovato il tempo per aumentare i fondi agli enti bilaterali, in particolare l'assistenza sanitaria. In questo mondo i lavoratori non recuperano nulla dell'adeguamento salariale e i loro soldi vengono utilizzati per impoverire la sanità pubblica in favore di quella privata.
Ad una prima analisi, sembra anche che tale rinnovo sarà valido fino a dicembre 2019 e la piattaforma rivendicativa sarà presentata ad Aprile 2020!
Nel frattempo le aziende avranno il tempo per rinnovare gli integrativi aziendali e fare man bassa di diritti e salari.
L'USB rifiuta un simile contratto, peggiorativo delle condizioni lavorative al pari di quello di Federdistribuzione
Ora la parola alle lavoratrici e ai lavoratori con le assemblee che si indiranno nei negozi !
Usb Commercio