Sciopero FederDistribuzione: Il Re è nudo

Roma -

Nel balletto di comunicati tra le parti, che precedono lo sciopero di domani, uno dei comunicati di Federdistribuzione conferma quanto l'USB sostiene da tempo. Forse nella foga della battaglia a colpi di volantini e comunicati stampa qualcuno sperava ci distraessimo, così non è!!

 

Federdistribuzione, su un comunicato dal titolo "Facciamo chiarezza", chiarezza la fa davvero al di là di ogni ragionevole dubbio. Recitiamo il paragrafo testualmente:

 

ENTI BILATERALI TERRITORIALI

"aziende e lavoratori versano mensilmente contributi e non ricevono prestazioni, o le ricevono in via molto limitata. FederDistribuzione vuole al contrario utilizzare questi versamenti più efficacemente, attraverso un nuovo ente bilaterale virtuoso ed efficiente."

 

Questo è il vero nodo: da una parte l'associazione di categoria vuole togliere ossigeno ai sindacati e trasformare parte degli enti bilaterali in welfare aziendale, dall'altra i sindacati resistono e si battono per non vedersi ridurre gli stessi. L'ammissione dell'inutilità di questi enti ci sembra evidente e grave, visto che i lavoratori pagano per ottenere poco o nulla in cambio.

 

 

Insomma, la partita si gioca principalmente su questo tema, e poco importa a lorsignori delle domeniche al lavoro, delle maggiorazioni ridotte, della condizione femminile nei luoghi di lavoro del commercio e delle condizioni di vero e proprio ricatto a cui sono sottoposti i lavoratori a causa della precarietà dilagante.

 

Il Re è nudo: lo sciopero NON rappresenta la punta avanzata del conflitto tra i lavoratori e la controparte. Lo sciopero determinerà se vinceranno i sostenitori degli enti bilaterali o del welfare aziendale. Due punti di vista per sferrare l'attacco allo stato sociale, al diritto alla pensione e alla sanità pubblica. Il cavallo di troia che potrebbe scardinare i diritti di tanti in favore di pochi.

 

Sia ben chiaro, l'USB ritiene lo sciopero lo strumento più efficace per rivendicare salario e diritti, ma è altrettanto chiaro che lo sciopero o lo si usa a sostegno di una piattaforma credibile, o semplicemente non è.

 

L'USB, con il rispetto dovuto a chi domani riterrà di scioperare, invita i lavoratori del commercio alla costruzione di una piattaforma vera, che tenga in considerazione esclusivamente i bisogni delle donne e degli uomini del commercio e che restituisca risorse al welfare pubblico. Per arrivare a uno sciopero credibile tutti assieme, perché il lavoro non è schiavitù e il welfare #Pubblicoèmeglio