Unicoop Tirreno, le bugie hanno le gambe corte
Cobas crea gruppi di lotta per risolvere i problemi creati da loro stessi
Nel punto vendita di Civita Castellana, i Cobas, per mano di un addetto del posto, hanno creato un gruppetto di lotta per contrastare, a loro dire, il peggioramento della vita lavorativa dovuto al rinnovo integrativo.
Un contrasto di pura facciata, i Cobas infatti hanno firmato il nuovo integrativo.
In più di un anno di trattativa si sono susseguiti decine di tavoli, mentre Usb e i lavoratori si sono battuti affinché l’orario di lavoro uscisse da qualsiasi accordo o rinnovo, i Cobas sono stati nel più completo silenzio.
Nemmeno una riga di contrasto o critica hanno scritto.
Grazie ad Organizzazioni sindacali come i Cobas, Unicoop, almeno per il momento, è riuscita ad approvare l’aumento dell’orario con una decurtazione importante del salario, un lavoratore full time al IV livello perde in media 300 euro. Oggi, i dipendenti stanno toccando con mano cosa vuol dire la cancellazione della pausa retribuita e la diminuzione dei permessi, ma certo non si lasciano imbrogliare da chi ha messo la propria firma sotto a tutto questo.
I lavoratori sanno bene chi sono i colpevoli, chi in cambio di una firma ha avuto agibilità e favori.
Non ci fermiamo.
Diffidiamo i Cobas, o chi per loro, dal continuare la diffamazione nei confronti del Responsabile Usb Commercio e della Rappresentante sindacale.
Usb con orgoglio ha rinunciato a tutte le agibilità sindacali, ma la lotta non si ferma, sostenuta con azioni legali e sindacali. Oggi è ancora più importante essere uniti e organizzati
Usb Commercio