USB Commercio, alla vigilia dello sciopero generale, spedisce alle controparti la piattaforma del rinnovo del CCNL di categoria
In allegato la piattaforma di rinnovo contrattuale
La piattaforma contrattuale ha come architravi il salario, il pieno recupero del diritto alla malattia, l’abolizione del lavoro domenicale e festivo, le pari opportunità, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’abolizione degli enti bilaterali e un nuovo sistema di relazioni sindacali che pone al centro il lavoratore restituendogli il diritto di scegliere da chi essere rappresentato.
USB Commercio ha presentato un’unica piattaforma per il Commercio Privato e la Distribuzione Cooperativa, scelta non casuale che ambisce alla ricomposizione di un settore frammentato e di difficile intervento sindacale. USB Commercio invierà la piattaforma anche a Federdistribuzione, associazione di categoria che riunisce le federazioni e rappresenta le aziende della GDO italiana, la quale ha già ufficializzato l’uscita da Confcommercio e la creazione di un contratto ad hoc sulla falsa riga di Marchionne e della sua Fabbrica Italia.
Le pretese padronali di ridurre diritti e salari, in nome della competitività e della concorrenzialità, sono pretese condivise sia dalla Confcommercio sia dalle cooperative. Di fronte a questo attacco Cgil, Cisl e Uil, pur con modalità diverse, condividono sostanzialmente la necessità di “minimizzare” le tutele del CCNL, diritti e rivendicazioni salariali.
Anche in questo settore, la crisi sistemica dell’economia e soprattutto una occasione per il padronato e per le Cooperative per imporre il proprio punto di vista. E’ evidente, ad esempio, che la crisi dei consumi è causata da bassi salari, disoccupazione e precarietà e deve essere allo stesso modo evidente che la stessa crisi dei consumi è utilizzata dalle imprese per giustificare un ulteriore abbattimento del costo del lavoro e delle garanzie per i lavoratori. Il tutto per recuperare margini di profitto.
USB Commercio chiama i lavoratori del settore a lottare per la riconquista di un CCNL fatto di diritti, di salario e di democrazia sindacale, a lottare per una piattaforma contrattuale degna di questo nome. Cominciamo dallo Sciopero generale del 18 ottobre 2013.