USB Coop Campania: RIPRENDE LA LOTTA!
Siamo tutti e 700 dipendenti di Afragola
Ripartiamo dall'assemblea di lunedì 29 ore 12 , a poca distanza dalla barriera casse dell’ipermercato di Afragola, nella galleria del centro commerciale Le Porte di Napoli.
La vertenza dei lavoratori Coop della Campania è l’esempio della riappropriazione di sovranità degli stessi sulle burocrazie sindacali che, in complicità con Unicoop Tirreno, hanno tentato di svendere ad un privato la storia della cooperazione in Campania, i diritti dei lavoratori ed il concetto stesso di democrazia.
Dopo aver abbattuto il muro di omertà che copriva la trattativa grazie alla partecipatissima conferenza stampa, trasformatasi in assemblea, del 19 novembre 2012 indetta dall'USB Lavoro Privato a Napoli che ha fatto emergere le contraddizioni della COOP in Campania, si sono susseguite iniziative e scioperi senza sosta, un referendum che ha visto la vittoria schiacciante dei NO con oltre il 90% ed ha fatto emergere la complicità delle organizzazioni sindacali concertative con i piani aziendali e il loro totale abbandono di una qualsiasi prospettiva di conflitto. Tutto già visto alla FIAT, solo che qui la stragrande maggioranza, seguendo le indicazioni dell’USB ha detto NO.
Il convegno “Le mani sulla Coop” e l’incontro con i massimi livelli dell’Associazione Nazionale Cooperative di Consumo hanno ribadito la totale contrarietà dei lavoratori e dell’Unione Sindacale di Base alla svendita di Unicoop Tirreno alla Catone Group. Il presidio di oltre cento lavoratori della Coop sotto la sede della giunta regionale campana ha chiesto e ottenuto la convocazione di un tavolo. L’assessore regionale al lavoro Severino Nappi ha convocato per il 9 maggio Legacoop, Coop Italia ed Unicoop Tirreno, insieme all’USB Commercio, per scongiurare la perdita di occupazione e la contrazione di salario e di diritti dei circa 700 lavoratori interessati dalla vertenza.
Intanto Unicoop Tirreno, ancora una volta contro ogni regola democratica, ha convocato ad Afragola Cgil Cisl e Uil ed aprerto di fatto la procedura di mobilità per 250 lavoratori nei negozi di Afragola, di Avellino, di Arenaccia e di Quarto comunicando la prossima chiusura dell'iper di Afragola. Uno schiaffo assolutamente inaccettabile alla cooperazione e ai valori della solidarietà.
In questi mesi i lavoratori della Coop Campania hanno saputo reagire ai tentativi di cedere l’attività a imprenditori che non avevano alcuna possibilità di garantire il futuro dell’azienda né potevano rappresentare una garanzia per i posti di lavoro. Con la stessa determinazione fermeremo questa nuova minaccia stile Marchionne e nell'assemblea di lunedì decideremo, insieme ai lavoratori, le iniziative di lotta da mettere in campo.