USB Coop Civita Castellana: due domeniche di sciopero
Dopo due giornate di sciopero, culminate con la completa chiusura del negozio di Civita Castellana il giorno 15 u.s., i lavoratori rilanciano la la loro lotta. Nel corso di una parecipatissima riunione hanno sottoscritto un documento per spiegare le ragioni della protesta. USB promuoverà incontri istituzionali e con tutte le associazioni presenti sul territorio.
Il contratto di Avvio per il negozio di Civita Castellana è scaduto da circa un anno. Mai è iniziata la discussione per il rinnovo, pur tuttavia si continua ad applicarlo unilateralmente. L’azienda si sottrae ad un confronto su temi centrali quali la Sicurezza sui luoghi di lavoro, la produttività e l'organizzazione reparti, gli orari dei part time, il lavoro domenicale e festivo, le ferie e i riposi settimanali, l'organizzazione del lavoro.
In nome di un concetto della produttività degno di “Tempi Moderni”, il celebre film di Chaplin, l’organizzazione del negozio è stata completamente devastata. Il progetto dell’azienda ha completamente annullato ciò che per il negozio di Civita, è stato da sempre motivo di vanto e, in questo senso sì, di efficienza e produttività: il servizio al cliente.
Interminabili file ai banchi serviti ed alle casse: questo si è verificato con il progetto “produttività” senza confronto con i lavoratori! I lavoratori sono solo stati sottoposti a misurazioni del tempo di lavoro. Alcuni hanno il coraggio di dire: “Ma di questi tempi con questa crisi cosa protestate? Mai il lavoro è stato così’ flessibile e mai il tasso di disoccupazione così alto! L’occupazione, la buona occupazione, si difende rivendicando i diritti e non lasciandoli sul campo del profitto.
Le statistiche OCSE ci dicono che l’indice della protezione del lavoro (Stricness of Emplyement Protection) è sceso di oltre due punti negli ultimi 12 anni! Più basso della Spagna! E mai, ripetiamo, MAI la disoccupazione è stata così alta. Meno diritti uguale meno lavoro: chi dice che bisogna “accontentarsi” in tempi di crisi è solo un portavoce dei padroni!
USB ha inviato numerose richieste d’incontro all’azienda e altre ne invieremo nei prossimi giorni. Unicoop Tirreno continua a violare la sentenza della Corte Costituzionale che dice che i sindacati rappresentativi devono essere tutti presenti al tavolo di trattative. Non accetteremo che lo faccia l'azienda, non accetteremo che lo facciano le istituzioni. Noi vogliamo che la sentenza della Consulta sia applicata in tutte le sue parti.
USB esprime solidarietà a tutti i lavoratori del comparto ceramico di Civita in lotta per i loro diritti per il loro lavoro e chiama tutte e tutti allo SCIOPERO GENERALE del 18 OTTOBRE 2013.