USB Viterbo e Frosinone lottano per la tutela dei lavoratori GDO
“Non è possibile gestire una vertenza in maniera locale, visto grande impatto delle strategie attuate da Coop su tutto il Lazio.”
Usb Viterbo e Frosinone e il movimento 5 stelle si interrogano sulla politica messa in campo da Coop negli ultimi quattro anni nel Lazio. Coop acquisisce nuovi marchi per poi smantellarli. Se nelle vicinanze già c’è un supermercato, a marchio Coop, quello acquisito nel giro di pochi mesi chiude, se invece, il colosso non è presente sul territorio si diventa Coop, ma i lavoratori o vengono licenziati o gli viene fatto un nuovo contratto.
“Non è possibile gestire una vertenza in maniera locale, visto grande impatto delle strategie attuate da Coop su tutto il Lazio.” afferma Luca Paolocci di Usb Viterbo “Pensiamo che nel sud della nostra regione cinque negozi, a Cisterna di Latina, Fiuggi, Frosinone, Terracina e Formia sono stati ceduti in franchising, senza garanzie occupazionali. Unicoop Tirreno cambia nome e diventa una s.r.l, che fine faranno i lavoratori? Coop Centro Italia ha acquistato la catena SuperConti nel Lazio con cinque punti vendita e già a Nepi già cinque i lavoratori sono stati licenziati. UniCoop Firenze inizia a gestisce anche i supermercati Doc-Roma.
Negli ultimi anni”, continua Paolocci “abbiamo assistito a una vera e propria campagna di acquisizione di negozi e di un’immissione sul mercato di prodotti a marchio Coop, ma a questo allargamento e conquista di mercato è corrisposta una diminuzione di personale impiegato nei punti vendita. Questa è una crisi che va gestita a livello regionale. Solo a Viterbo sono più di dieci gli stagionali a tempo determinato che hanno fatto vertenza a Coop perché impiegati sopra i trentasei mesi. Non si può più pensare e gestire questo problema localmente.”
Il deputato 5 Stelle Massimiliano Bernini, ha inviato martedì 10 maggio un interrogazione parlamentare indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico dove nel passo saliente si evidenzia che : “(...)Per i punti vendita InGrande è stata aperta la procedura di mobilità: vuol dire che chiudono. Coop compera marchi minori per poi smantellarne i punti vendita, in modo da non avere concorrenti.(...) ad avviso dell'interrogante insinua il dubbio che Coop acquisti marchi concorrenti per poi applicare politiche atte alla chiusura di tali punti vendita; tale dubbio era già esternato anche dai lavoratori che in data 23 febbraio 2015 inviavano una sollecitazione al prefetto di Viterbo, al sindaco di Tarquinia e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato dove esprimevano il loro disappunto per quanto concerne la politica di marketing scorretta che la Coop avrebbe attuato nei loro riguardi, a tutto vantaggio dell'adiacente punta vendita a marchio Unicoop Tirreno : se, ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 287 del 1990 istitutiva dell'Autorità garante della Concorrenza e del mercato, non ritenga opportuno chiedere all'Autorità un'indagine conoscitiva per fare chiarezza sulle criticità esposte in premessa.