Vigilanza, ancora una vittoria contro Cosmopol: il Giudice del Lavoro del Tribunale di Foggia dà ragione al Lavoratore

Foggia -

Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Foggia ha dato ragione ad un lavoratore che, con il supporto di USB, ha visto riconosciute le spettanze dovute da Cosmopol:

  1. L’indennità di vacanza contrattuale deve essere inclusa nella retribuzione di fatto, e di conseguenza, tutte le voci relative alla retribuzione devono essere ricalcolate.
  2. Le festività soppresse, i permessi e i ROL non usufruiti durante l’anno devono essere corrisposti economicamente al Lavoratore.

Un Lavoratore di un’azienda della vigilanza privata, stanco dei continui soprusi, in particolare quelli di natura economica, ha deciso di adire al Giudice del Lavoro per il riconoscimento economico di alcune voci contrattuali che l’azienda, nonostante numerosi solleciti, non gli aveva mai riconosciuto.

Assistito dall’avvocato Michele Cancellaro, al quale va il nostro sentito ringraziamento per la sua professionalità e per la sua vicinanza ai Lavoratori, il Lavoratore ha avviato il percorso legale che ha portato alla sentenza n°368/2025 del 06/02/2025, che ha dato ragione in toto al Lavoratore, condannando l’azienda al risarcimento del danno e al pagamento delle spese processuali.

Questa sentenza chiarisce inequivocabilmente che non possono esserci accordi in pejus in un’azienda (vorremmo sapere chi ha firmato tali accordi), in quanto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è molto chiaro sui temi trattati.

Riteniamo che nessuna azienda debba permettersi di fare cassa sul salario dei Lavoratori, già di per sé insufficiente, né tanto meno derogare dal CCNL. Questo è ancora più grave quando tali aziende gestiscono appalti con la Pubblica Amministrazione, con la quale si impegnano formalmente a rispettare i contratti nazionali e provinciali.

Porremo delle domande specifiche agli enti pubblici per comprendere se anche il mancato rispetto del CCNL possa costituire motivo per la rescissione del contratto d’appalto.

Un sentito ringraziamento va anche al Lavoratore che ha deciso di metterci la faccia per il riconoscimento di un diritto contrattuale, un gesto coraggioso che non era affatto scontato.