Vigilanza nei siti ospedalieri, basta improvvisazione: serve sicurezza, servono regole chiare
Da tempo abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione e denuncia circa le condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare le guardie particolari giurate e gli operatori fiduciari all’interno dei presidi ospedalieri.
Un recente report dell’associazione di categoria dei sanitari ha denunciato che sono oltre diecimila le aggressioni che ogni anno si consumano all’interno dei presidi ospedalieri italiani. Questo dato, già allarmante, non tiene conto che il 69% del totale delle vittime di aggressione negli ospedali non denuncia nemmeno il fatto.
Dati preoccupanti che rivelano la condizione di disagio e criticità che viene vissuta dagli operatori, ma anche dal personale preposto alla sicurezza dei siti. Numerosi gli operatori che ogni giorno si trovano coinvolti in episodi di violenza tra le mura ospedaliere, tantissimi gli infortuni.
Chiamati a vigilare e ad intervenire in soccorso del personale medico rischiano la propria incolumità a causa dell’assenza di formazione e di chiare regole d’intervento.
Impiegati nella vigilanza delle strutture sanitarie, sono sempre più spesso coinvolti nel sedare risse, aggressioni ed evitare danneggiamenti. Mansioni improprie che troppo spesso vengono loro assegnate.
Sulla carente formazione sono certamente responsabili gli istituti di vigilanza che, nella piena logica del massimo ribasso, acquisiscono gli appalti a tariffe irrisorie rifacendosi poi sui lavoratori. Altrettanto responsabili sono le Direzioni sanitarie dei presidi che cercano nell’operatore della vigilanza (armata o disarmata) un “tuttofare” che provveda ad una moltitudine di mansioni a basso costo. Non è raro, infatti, incontrare in questi luoghi le guardie giurate impegnate nello smistamento dell’utenza e occuparsi della consegna dei tagliandi per regolare le code di accesso. Giungendo poi, nei casi più estremi, all’impiego in interventi di contenimento nei reparti psichiatrici.
Per questo motivo, già da qualche mese, abbiamo avviato un percorso con i Lavoratori della vigilanza impiegati in questo specifico settore per denunciare tutte le anomalie di questa giungla priva di regole che ha un solo ed unico obbiettivo: sfruttare il Lavoratore.
Tante le testimonianze che confermano la necessità di un intervento diffuso sul territorio e del quale USB si fa parte attiva per ripristinare un equilibrio in un contesto ormai caotico e sempre più rischioso.
BASTA SFRUTTAMENTO E DEREGOLAMENTAZIONE
+ Salario – Ore di lavoro + Sicurezza
L’intervento non è più rimandabile
USB – Coordinamento Vigilanza