Ikea: pessimo contratto, USB dice NO al referendum e i lavoratori scendono in piazza il 1 novembre

Roma -

Siamo finalmente arrivati alla conclusione della trattativa. Molti hanno avuto già modo di leggere le meraviglie dialettiche di chi vuole far passare un CIA al veleno per un CIA amaro, ma necessario per i mali a venire. Noi di USB vogliamo marcare il nostro punto di vista da quello dei sindacati firmatari. Non avevamo molte aspettative, specie dopo il blocco degli scioperi da parte dei nazionali trattanti, già li si intravedevano le avvisaglie di un pasticcio tutto interno alla triplice alleanza che non poteva portare che il peggio per i lavoratori. Si e' fatto presto!!!. Si sono prese le ultime proposte aziendali e si e' detto praticamente si a tutto, un geniale parto!....E ora il referendum dei lavoratori.

Ci sono alcuni aspetti di questo CIA che vale la pena ricordare:

1 punto - Retribuzioni decurtate in barba all' Equita'

chi andra' a perdere nelle percentuali di maggiorazione, lo fara' di sicuro da subito  e con tabelle stabilite senza tenere conto degli incassi aziendali. Domeniche, domeniche di dicembre, festivi, insomma buste paghe piu' magre per tredicesime, quattordicesime e pensioni piu' magre. Chi dovra' aumentare invece, come chi ha maggiorazioni al 30 x cento , lo fara' solo tenendo conto degli incassi di anno in anno. Proprio un bel modo EQUO di ragionare!.

2 punto -  i nuovi assunti

I nostri nuovi colleghi non avranno il premio aziendale ora superminimo in busta paga. Niente di niente! E questo anche grazie alla complice firma dei confederali su quel testo.

Un sindacato che abbia a cuore veramente l' interesse del lavoro e delle generazioni future non puo' che avere orrore di un sistema che mette vicini lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. I nostri nuovi colleghi non avranno il premio aziendale ora superminimo in busta paga. Niente di niente! E questo anche grazie alla complice firma dei confederali su quel testo.

3 punto – dimenticanze!

Non si parla assolutamente di lavoro notturno, orario spezzato di lavoro, del recupero dei giorni di malattia, del recupero salariale del nuovo contratto del commercio.

4 punto - TIME e Premio di Partecipazione

Quando si legge che Time potra' andare in contro alle persone bisognose di cure e terapie, ci chiediamo quanto contino veramente per questa azienda le leggi in materia di salute del lavoratore: il medico aziendale e tutte quelle regolamentazioni che tutelano gia' la persona. Per un orario che tenga cura delle terapie delle persona, serve  un bel foglio di qualche specialista, un azienda sensibile su questi temi, non certo di Time. Questa e’ semplicemente flessibilità richiesta ai Part Time che per loro natura, ricordiamo, non sono flessibili. Ma non basta, questa flessibilità la richiedono senza pagartela più. Si, perché almeno prima rientrava nel raggiungimento di un premio detto Alternativo, adesso si cambia . Tutto regalato.

5 punto-  Ultimatum Aziendale e Referendum

Un referendum su quanto e' stato firmato verra' fatto prossimamente. Nei giorni scorsi non solo l' azienda ha imposto unilateralmente un ultimatum , ma ha anche parlato nemmeno tanto velatamente di ultima chance prima di altre soluzioni piu' drastiche. Si e' parlato di cassa integrazione e licenziamenti in altre aziende, vantando l' esemplare Ikea che intende mantenere tutta la sua forza lavoro. Quella ovviamente rimasta, poiché in molti negozi il carico di lavoro è raddoppiato e i numeri dei dipendenti diminuiti, e non poco.

 

Concludiamo


Non vogliamo un referendum sotto ricatto, stile Fiat, ma in un clima sereno e dove ci sia informazione. Sara’ una decisione importante, ma anche una profonda  riflessione su  dei valori che per noi USB,  sono indiscutibili.
USB pur rispettando le libere scelte dei singoli, dice NO a questo contratto integrativo che e' figlio unico dell' Azienda e firmato da chi ritiene le vertenze strumento antiquato ed inutile  del sindacato.
L' Equità non e' questa, questa idea di equita' non appartiene al dna del sindacato ma a chi vorrebbe il sindacato zerbino e amico dei padroni per interessi economici comuni. Un sindacato di base come USB lottera' sempre contro questo sdogamento anti- sociale, vogliamo una generazione libera, pensante, con stipendi dignitosi. Non contratti a termine di tre anni sotto ricatto di licenziamento,sottopagati, in aziende con azionisti al mare dei Caraibi e tanto nero nei paradisi fiscali. Vogliamo contratti migliorativi, non contratti che decurtano di anno in anno il salario.

USB dice NO ad una IkEA di lavoratori sotto la soglia di poverta’, e a queste proposte in nome dell’ equità che in realta’ tra tre anni saranno il crocevia per ulteriori perdite di diritti e salario.

 

USB dice SI ad un futuro che abbia a cuore la tua dignità!