In attesa dell'otto io lotto, il 3 dicembre assemblea all'Università di Roma

Martedì 3 dicembre ore 16.30 - Assemblea Università Sapienza - Scienze politiche

Roma -

Bassi salari, precarietà, flessibilità totale e completa disponibilità alle esigenze delle aziende: è questa la condizione di chi lavora nel commercio. Oggi aggravata dalla pretesa di annullare le domeniche e le festività. Per le lavoratrici e i lavoratori del commercio il calendario non ha giornate segnate in rosso, le festività non esistono. La disponibilità a lavorare deve essere totale, a comandare è la sola logica dell'interesse economico delle direzioni aziendali.

 

Questa condizione è paradossale: in un paese dove crescono ogni giorno i senza lavoro, chi un lavoro ce l'ha è costretto a lavorare anche la domenica. Grazie all'obbligo del part-time (cioè al mezzo salario), infatti le aziende si garantiscono la possibilità di strozzare i lavoratori, imponendogli di lavorare durante le festività pur di arrotondare gli stipendi da fame.

 

È la logica dello sfruttamento selvaggio, senza freni né controlli. Si tratta di una pratica in uso soprattutto nei centri della grande distribuzione. I centri commerciali hanno strozzato il piccolo commercio, distruggendo centinaia di migliaia di posti di lavoro (ogni posto nella GDO significa sei posti in meno nel piccolo dettaglio) e moltiplicando il lavoro precario. Questi mostri hanno ridisegnato l'urbanistica delle città, hanno consumato suolo e cementificato le cinture periferiche, hanno condizionato i nostri consumi e le nostre abitudini. Hanno sostituito le piazze. Ora vogliono distruggere anche l'idea del giorno di festa. Non è un caso che il contratto in uso nel commercio è sempre più utilizzato anche in altri settori e categorie, perché rappresenta il cavallo di Troia di una politica di annullamento dei diritti e delle tutele di chi lavora.

 

Le complicità dei sindacati confederali e della classe politica hanno garantito fino ad oggi che questo progetto andasse avanti senza intralci. Ora è arrivato il momento di fermarli! Dopo alcune riuscite iniziative che si sono svolte nei mesi scorsi, il sindacalismo conflittuale e diverse realtà dei movimenti sociali stanno promuovendo una giornata nazionale di lotta per l'8 dicembre in molte città di tutto il paese. A Roma danno vita ad un incontro pubblico per allargare il fronte di azione e costruire la giornata romana di mobilitazione.

 

Organizzano: USB (Unione Sindacale di Base), CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario), Anomalia Sapienza, Tilt e Cinecittà Bene Comune.