1 novembre: manifestazione nazionale contro il lavoro domenicale e festivo
Il popolo dei senza domeniche, gli invisibili lavoratori del commercio, non hanno scelta. Non possono decidere cosa fare, neanche la domenica. Non possono decidere come trascorrere una giornata che per sua natura è dedicata alla socialità, al riposo, alla riflessione, alla cultura, allo sport. Oltre tre milioni di uomini e donne condannati dal decreto del governo Monti, noto come “salva Italia”, a trascorrere i giorni di festa al lavoro, spesso dentro un centro commerciale.
Questa è la problematica più sentita nel settore ed ogni giorno ascolto una nuova storia, una nuova sofferenza; a volte raccontata tra le lacrime di chi non ne può più!! Allora mi metto al cellulare e contatto quei movimenti che si battono contro il lavoro domenicale e festivo, che si sono raccolti sotto il nome di “domenica no grazie”, e insieme concordiamo una protesta, scegliamo una data, sarà il primo di novembre.
Insieme prenderemo contatti con le associazioni di piccoli commerciati – che stanno soccombendo sotto il peso delle multinazionali del settore – con la società civile e con i politici che si vorranno schierare contro questo modo malato di fare commercio. Insieme a chi ci vorrà stare, grideremo che il commercio può e deve essere etico e sostenibile. Insieme grideremo che i lavoratori hanno dei diritti e che le liberalizzazioni non hanno fatto altro che spostare le abitudini degli italiani, senza rendere alcun valore aggiunto ai fatturati, ma soprattutto alla crescita occupazionale e salariale... [continua a leggere]