USB COOP CAMPANIA: SE MAOMETTO NON VA ALLA MONTAGNA…

I lavoratori giovedì in presidio a Roma sotto l’Asoociazione Nazionale Cooperative di Consumo

Roma -

Le incessanti mobilitazioni culminate con il convegno “Le mani sulla Coop”, hanno rafforzato le ragioni dei 700 lavoratori dei negozi Coop della Campania, in lotta da mesi per difendere il loro posto di lavoro ma anche il futuro della cooperazione nella regione.

 

La risposta dell’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo, chiamata in causa dalle varie istituzioni campane intervenute al convegno e dai lavoratori che hanno inviato una richiesta di incontro sottoscritta da circa 300 di essi, è stata un assordante silenzio.

 

Giovedì 21 febbraio i lavoratori Coop della Campania si ritroveranno in presidio a Roma sotto la sede di ANCC/COOP al Palazzo delle Associazioni - Via Guattani 9, dalle ore 10.00, per richiedere a gran voce un tavolo permanente tra Associazione, istituzioni campane, lavoratori e rappresentanti degli stessi che accompagni il percorso di risanamento di Unicoop Tirreno e ne permetta l’eventuale passaggio sempre all’interno del sistema cooperativo, salvaguardando i posti di lavoro, i diritti e le condizioni contrattuali.

 

ANCC/COOP non può continuare a non assumere una posizione ufficiale in questa complessa vertenza. Il rischio della scomparsa dello spirito mutualistico originario del sistema cooperativo impone a tutti un’assunzione di responsabilità. Continuare a non ascoltare la voce dei 700 lavoratori che da mesi sono a difesa dell’occupazione ma nello stesso tempo della sopravvivenza dell’esperienza cooperativa sul territorio non è più accettabile.

 

Per questo USB Lavoro Privato giovedì sarà con i lavoratori Coop della Campania sotto l’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo a chiedere risposte certe sul futuro di 700 donne e uomini  e delle loro famiglie.